Posizionare il proprio sito nella prima pagina di Google è una grande ambizione per qualsiasi azienda che voglia sfruttare al meglio il canale Internet per promuovere la propria attività. Però non sempre è possibile ottenere questo risultato, perché dipende molto dal settore in cui si opera e dal budget di cui si dispone.
Attraverso il posizionamento a pagamento (Pay-Per-Click) si può portare il proprio sito nella parte alta della prima pagina di Google nel giro di pochissimo tempo, iniziando a ricevere subito traffico qualificato dalle zone geografiche di nostro interesse.
Cosa avviene nella pratica col posizionamento Pay Per Click?
Il consulente di Search Engine Advertising (Pubblicità sui Motori di Ricerca) che segue il cliente seleziona una serie di parole chiave che si presume saranno ricercate dagli utenti che sono interessati nei prodotti o dei servizi che il sito offre.
Scriverà poi degli annunci di testo che compariranno in Google quando gli utenti faranno le loro ricerche.
Quando tali annunci saranno visualizzati e cliccati, gli utenti entreranno nel sito del cliente, e Google gli addebiterà un importo per il clic, che sarà nella media di qualche decina di centesimi di Euro, salvo settori particolarmente concorrenziali e dispendiosi.
Nell’esempio qui sopra si può vedere che un annuncio di Pay Per Click è uguale agli altri annunci, se non per l’aggiunta della voce “Annuncio” in alto a sinistra.
Vantaggi e svantaggi di una campagna di Pay Per Clic rispetto a una campagna SEO
Il pay per clic ha in sé molti lati positivi, ma rispetto all’attività di SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) ha anche qualche lato negativo. E’ comunque improprio parlare di lati negativi, in quanto si tratta di due attività diverse, molto spesso complementari, che mirano alla stessa cosa anche se con mezzi diversi: portare traffico al tuo sito web.
PPC: subito, non appena la campagna è pronta.
SEO: da alcune settimane ad alcuni mesi (dipende dal settore e dal budget investito).
PPC: di breve, medio o lungo termine. Si possono organizzare campagne anche di breve durata (1 settimana, 1 mese…) poi mettere in pausa la campagna e farla ripartire a piacimento, oppure la si può lasciare attiva senza sosta.
SEO: di medio o lungo termine. Difficilmente si fa attività SEO sul breve termine. Il lavoro dovrebbe avere una durata minima che va da sei mesi a un anno, per poi decidere se continuare o no.
Possibilità di entrare in prima pagina di Google
PPC: certa, a meno ché non si operi in un settore con forte concorrenza e costi molto alti (anche diversi Euro a singolo clic) come ad esempio assicurazioni e prestiti.
SEO: incerta se si opera in settori ad alta concorrenza, a meno di non stanziare budget adeguati nel medio-lungo termine.
PPC: all’inizio della campagna si va subito in prima pagina, ma come viene interrotta il sito scompare, un pò come succede nella pubblicità in TV o sui giornali.
SEO: all’inizio della campagna occorre diverso tempo per conquistare le posizioni, ma una volta raggiunte, con un’adeguata azione di mantenimento durano nel tempo.
PPC: facile, ma occorre considerare che i costi a click in molti Paesi esteri sono molto più alti rispetto all’Italia (in certe situazioni registriamo il doppio del costo a click in Francia e anche il triplo in Inghilterra). Questo è dovuto al fatto che in questi Paesi l’attività di PPC è più praticata, ed essendoci più inserzionisti il costo a clic di ogni keyword è più alto.
SEO: complicata, perché occorrono molte risorse di vario tipo da dedicare a ogni singola lingua straniera.
Spesso l’attività di PPC è affiancata all’attività di SEO ma può essere usata anche da sola, anche per fare delle campagne esplorative per valutarne l’efficacia.
Contatta senza impegno lo staff di Media Web per ricevere una proposta personalizzata su un’attività di Pay Per Click per la tua azienda.